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A dieci minuti

da un Paradiso

A dieci minuti da un paradiso

 

 

Questo inverno, che in realtà sembrerebbe primavera, ha offerto uno spunto per riportare all’attenzione di tutti il problema del riscaldamento sul nostro pianeta.

A causa del clima bizzarro di questo inizio 2008 ho incontrato, nelle mie “peregrinazioni”, delle fioriture incantevoli di bucaneve, primule, anemoni e altri, favorite  dal sole già caldo e dalla temperatura del terreno rimasta sempre piuttosto elevata nei mesi scorsi.

Il sottobosco, normalmente molto fitto, lascia spaziare la vista su tratti molto estesi completamente fioriti. Il muschio ricopre tronchi e rami secchi con il suo manto verde particolarmente brillante in questo periodo ed anche i prati hanno riacquistato il colore primaverile, mentre l’erba sta germogliando nuovamente dopo la pausa invernale.

 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

Nel frattempo le gemme delle piante più precoci si stanno già aprendo e molti alberi da frutto sono in piena fioritura. 

Vorrei invitare tutti voi a curiosare in boschi e prati a noi spesso molto vicini, cercando però di resistere alla tentazione di raccogliere un mazzo di fiori !

Possiamo però fare incetta di ricordi suggestivi e magici da imprimere su pellicola. Chi di noi ha una macchina fotografica digitale e un computer a disposizione potrà facilmente crearsi la sua raccolta personale di immagini e conservarle molto più a lungo di quanto possono resistere le piante di un bosco coltivate in casa.

 
 
 
 

Se osserviamo le fronde degli alberi, troveremo moltissimi nidi che con il crescere delle foglie saranno celati ai nostri occhi e perfettamente mimetizzati.

Spesso la fantasia e l’abilità degli uccelli fa sì che tra il materiale utilizzato per la costruzione dei nidi, come fosse una particolare decorazione, possa trovare posto anche qualche oggetto prodotto dall’uomo e abbandonato nei boschi.

 

 

Ascoltando i suoni intorno a noi, sentiamo il canto dei piccoli abitatori del cielo, tra cui spiccano anche i versi meno sublimi dei corvi e, con un po’ di fortuna, nel posto e nel momento giusto,  udiremo il fragoroso martellamento di un picchio alla ricerca di larve nascoste nei tronchi marcescenti.

Il rumore di qualche auto o moto nelle vicinanze ci ricorderà immediatamente che non ci troviamo in un documentario, incorniciato di giallo, ma in un mondo vero con colori, odori e suoni autentici (alcuni anche fragorosi), ma la cosa piu spettacolare è che ci bastano dieci minuti per recarci in un piccolo paradiso dietro l’angolo.

 
 
 
   
 
 
 
   

 

 
 
 
     
 
 
 
     
 
 

Pino Farè fare.pino@alice.it